VINCONO I CANNIBALI

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Il calcetto è un rito, è una messa di preghiere in tutte le religioni del mondo. La partita come il gesto consolidato dove sfogare le paturnie quotidiane. Questa volta la gara è come un coito interrotto, sul più bello il Peppe’s Team ha frantumato le uova nel paniere ai Cannibali che erano saldamente al comando. Match a ritmi altissimi, troppo alti per un gruppo di vecchietti che non trae benefici nemmeno dal Viagra. Due gol di scarto e tutti a casa dalla mogli, e fin sulla soglia della porta ansia da prestazione.

 

CANNIBALI

Mario Prete. Il prelato fra i pali è come una molla impazzita, chiude gli spazi agli avversari come pochi, in uscita è imperforabile. Cardinale.

Luigi Gardenghi. Il difensore per eccellenza. Si frappone fra la porta e gli avversari con grande sagacia tattica. Roccia.

Luca Piccolo. E’ già in fibrillazione per il ritorno di Champions del suo Napoli dove farà il‘portoghese’. Boateng gli ha vietato di andare a Milano, la Satta potrebbe innamorarsi. Il solito animale da materasso che sul campo fa male. Sessuologo.

Daniele Padovani. Abracadabra sbrana pallone ed avversari, le sue virate sono ormai allo studio degli esperti del pallone. Palestrato.

Antonio Montefusco. Deve sempre combattere con i dolori della sua schiena, passa la palla scartando cioccolatini per i compagni, da rivedere al tiro. Dinamo.

PEPPE’S TEAM

§                               Giuseppe Galibaldi. Il barone fa qualche parata strepitosa, si fa bucare spesso e volentieri dal duo Piccolo-Padovani.

Bruno Micomonaco. Il pendolino delle forze speciali di sicurezza non tradisce mai. Vestito di tutto punto, sua moglie stira la divisa da lavoro allo stesso modo con cui si prende cura dei‘panni’ del calcetto. Soldatino.

Claudio Ianniciello. Il pensionato d’oro, l’hanno visto fare le flessioni alla fermata dell’autobus in attesa del mezzo che l’ha portato a fare una vasca a Bologna. E’ fastidioso come una zanzara. Riposato.

Francesco Cattaneo. Lui il pallone sono la stessa cosa, quando si ricorda di passarla diventa l’ago della bilancia. Cannibale.

Giuseppe Inturre. Lo Zidane dello Stretto, con la palla fa quello che vuole, si mangia un gol già fatto. Sprecone

SINDACO TEAM POWER

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Il palcoscenico è un mondo irreale dove il tempo passa nella maniera più insensata. Il campo da calcetto è l’ora d’aria per i carcerati dello sport, lo svago di una settimana d’inferno passata da reclusi, la botta di adrenalina che aggira gli ostacoli. Calcio o non calcio? Questo è il dilemma. Giocarlo è decisamente diverso da quando passi la serata davanti alla tv spaparanzato sul divano con un plaid adosso, la moglie che perennemente si lamenta perchè non hai fatto i piatti e tocca lei rinunciare al pediluvio alla malva inglese. La partita per sentirsi idoli di se stessi il lotta con gli altri. Il 29 febbraio arriva ogni 4 anni, da parte la sfiga e via con una ridda di azioni a ritmo lento fra strali di buon gioco e azioni inguardabili. Il calcetto è uno sport di squadra e non individuale, se giochi d’insieme vinci e il segreto è quello di far sudare la palla. Si impone il Sindaco Team , 13-10 il finale.

 

SINDACO TEAM

 

Apollonio. Suoni il campanello e lui è puntuale come un orologio a cui sono state appena cambiate le pile. Fare un volo dall’armadio per acchiappiare una donna, o da un palo all’altro, sono la stessa cosa. Presenzialista. 7.

 

Bruno Micomonaco. Il pendolino non tradisce mai. Lui gioca come il soldatino Di Livio, non fa mai cilecca come gli accade spesso fuori dal campo. Delizia per i compagni, tragedia per gli avversari che devono marcarlo. Fattucchiero. 7.

 

Dino ‘Sindaco’ Landi. Lui è come un vigile che ferma il traffico. Fa sempre la cosa giusta al momento giusto. Fa ammattire i dirimpettai a cui mette il bavaglio. Essenziale. 6,5.

 

Luca ‘Gargano’ Piccolo (nella foto). Quando Dio inventò il calcetto…doppia razione di talento per questo giramondo dello shopping. Per lui dirigere l’outlet o prendere a pallonate la porta è la stessa cosa. Lui è Boateng hanno in comune la forza fisica e la facilità con cui conquistano le donne, non conosce ancora Melissa Satta, diversamente il ‘Boa’ sarebbe già molto preoccupato e probabilmente single. Ornitologo. 8.

 

Claudio ‘Riposato’ Ianniciello. Si vede che ultimamente si sta riposando durante la giornata. E’ più tonico del solito, va a zonzo per il campo come un ape sul miele. Pungiglione. 6,5.

 

 

 

PEPPE’S TEAM

 

Giuseppe ‘Camicia rossa’ Galibaldi. . Lui è come il portiere dell’albergo, ti saluta e chiede la mancia appena metti il muso dalle sue parti. E’ un motivatore per i compagni, traccia la riga come fa il geometra sul tavolo da lavoro. Statistico. 6.

 

Giovanni Capozzolo.. Vira come uno skipper e tira bordate dai cornicioni. Usa il fisico e si fa valere quando c’è da fare a sportellate con gli avversari. E’ un tenore che fa cantare i piedi. Poliglotta. 6.

 

Giuseppe ‘Peppe’ Inturre. E’ uno dei pochi guelfesi a giocare il futsal bailado. Movenze da ballerino, palla incollata al piede e testa alta. Croce e delizia. 6.

 

Giuseppe ‘Cap’ Cattaneo. Nemmeno Alberto Tomba all’epoca dei mondiali di Calgary 1988 faceva slalom del genere. Ingordo. 6.

 

Antonio Montefusco. Il calcio commentato è una cosa, quello giocato è diametralmente opposto, deve scegliere fra essere giornalista o atleta, entrambe le cose non si possono fare. Chiaro? Fiorettista. sv.