LE PAGELLE DEL GIOVEDI’

La partita del giovedì sera non delude le attese. Dieci leoni infreddoliti si danno appuntamento sul green cercando di somatizzare l’astinenza. E’ un match veloce, con belle giocate da una parte e dall’altra, la spuntano i discepoli del sindaco: predicano, fanno inchini e piroette, badano al sodo fino al momento in cui il risultato è in cassaforte. Gli Scambisti ce l’hanno messa tutta finchè il fisico ha tenuto, poi appena l’effetto del viagra è terminato, gli avversari si sono arrampicati sul cornicione della vittoria. Affermazione meritata e soprattutto molto larga, quando vedi il sangue, devi azzannare la preda e finirla.

 

 

 

SINDACO TEAM

 

Galibaldi. Il portierione dei mille c’è. E’ una furia rossa, esce bene, chiude lo specchio della porta quando serve. Concierge. 7.

 

Dino ‘Sindaco’ Landi. Il Claudio Gentile guelfese, lui però è molto più tecnico. Quando avanza in attacco è un caterpillar senza argini. Infila il figlio Valerio senza nessuna pietà. Geometrico. 7,5.

 

Luca ‘Gargano’ Piccolo. Mentre gli altri camminano sulla terra, lui prende un aperitivo su Marte. Cazzo che giocatore! Riflessi un po’ appassiti dalla fauna umana. Lui usa il copertone. Vitellone. 8.

 

Francesco ‘Cap’ Cattaneo. Parafrasando una celebre pubblicità “toglietegli tutto ma non il pallone. Numeri d’alta classe. Slalomista. 7.

 

Antonio Montefusco. Sul campo fa una specie di test di Cooper correndo incessantemente da una parte all’altra. Gioca al servizio per i compagni, non ha la forma dei giorni migliori. Neutrale. sv.

 

SCAMBISTI

 

Valerio ‘Kim’ Landi. Il ragno nero toglie pure le mosche dalla traversa. Si distende in grandi parate, becca gol da suo padre che non segnava un gol dal giorno del battesimo del secondo figlio. Tarantolato. 8.

 

Daniele Padovani. Abracadabra. Mentre i cinghiali vanno in letargo, il ‘Pado’ spiana la doppietta e centra il bersaglio in movimento. Con le sue virate improvvise sembra uno skipper. Lestofante. 7,5

 

Bruno ‘Pendolino’ Micomonaco. E’ come cervo che esce di foresta. Lui la foresta la conosce molto bene, ci ha fatto la carriera militare senza colpo ferire. Un treno in movimento sul campo verde, si vede che è in astinenza da tempo. Naturalista. 7

 

Giuseppe ‘Pep’ Inturre. Sembra l’Altafini dei tempi migliori. Per lui fra giocare a calcetto e mangiare una vellutata ai funghi c’è poca differenza. Prelibato. 7.

 Luigi Gardenghi. E’ una roccia che si muove per il campo. Sa il fatto suo mettendoci tanta esperienza. Indispensabile. 6,5.

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